Ieri sera, intorno alle 18:30, presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Chieri, si è verificata un’aggressione ai danni di un infermiere durante le procedure di dimissione di un paziente. L’aggressore, un frequentatore abituale del servizio, ha reagito violentemente colpendo l’operatore sanitario al volto.
Fortunatamente, l’infermiere non ha riportato lesioni gravi. Grazie al tempestivo intervento dei Vigili Urbani e dei Carabinieri, l’aggressore è stato arrestato e trasferito presso il carcere delle Vallette.
Confermano dalla direzione dell’azienda sanitaria: «Il nostro operatore non ha fortunatamente riportato lesioni gravi. I vigili urbani, intervenuti insieme ai carabinieri, hanno proceduto all’arresto dell’aggressore».
Sottolinea Ivan Bufalo Presidente OPI Torino: «Questo episodio di violenza evidenzia quanto sia fondamentale garantire presidi permanenti delle forze dell’ordine nei centri di emergenza sanitaria. La tutela del personale sanitario non è solo una questione di sicurezza per chi lavora in prima linea, ma rappresenta una garanzia per i pazienti stessi, affinché possano ricevere cure in un ambiente sereno e sicuro. Ringraziamo le forze dell’ordine per il pronto intervento e sottolineiamo l’importanza della recente normativa che agevola azioni tempestive in caso di aggressioni al personale sanitario.»
Bufalo ha infine ribadito che il lavoro degli infermieri e di tutto il personale sanitario va ben oltre la cura, rappresentando spesso una sfida costante per la propria incolumità. È indispensabile intensificare la collaborazione tra comparto sanitario e forze dell’ordine per prevenire episodi di violenza e proteggere chi quotidianamente si dedica alla salute della collettività.
L’Ordine delle Professioni Infermieristiche invita le istituzioni a riflettere sull’urgenza di implementare presidi fissi delle forze dell’ordine all’interno dei pronto soccorso e degli ospedali, garantendo così un ambiente di lavoro sicuro e dignitoso per gli operatori sanitari e una migliore assistenza per i pazienti.