L’Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI) di Torino ha preso parte alla IX Conferenza Sanità e Comunità Locali, organizzata da CittadinanzAttiva Piemonte. Durante l’evento, il Presidente Ivan Bufalo ha affrontato il tema della Sanità Digitale, sottolineando la rilevanza di questo argomento per la tutela della salute e per il sistema Paese.

«Pur rappresentando una grande opportunità evolutiva, se i servizi di sanità digitale non verranno implementati in una logica di integrazione e supportati da validi programmi di formazione e informazione, rischieranno di creare nuove disuguaglianze, soprattutto in termini di accessibilità», ha dichiarato Bufalo. «È fondamentale garantire l’accessibilità ai servizi digitali per le fasce più fragili, inclusi coloro che affrontano deficit sensoriali, limiti economici, mancanza di istruzione, problemi di connettività o barriere linguistiche. Puntare sull’usabilità e sul coinvolgimento delle reti di prossimità è una condizione imprescindibile per assicurare equità e giustizia».

Bufalo ha inoltre evidenziato come la tecnologia possa aggiungere valore se utilizzata per offrire nuovi servizi sostenibili, personalizzati e capaci di intercettare bisogni di salute altrimenti trascurati. «Se invece fosse impiegata solo per digitalizzare processi già esistenti in formato analogico, rappresenterebbe un imperdonabile spreco di tempo e risorse», ha aggiunto.

Un ulteriore focus è stato posto sulla centralità della relazione di cura. «Ogni gesto di cura si fonda su una relazione tra persone. Nei contesti assistenziali arricchiti da soluzioni tecnologiche digitali è essenziale porre ancora più attenzione alla qualità delle relazioni interpersonali. Le tecnologie devono agevolare e migliorare i processi relazionali, non limitarli», ha spiegato Bufalo.

In particolare, il Presidente ha sottolineato il ruolo cruciale della teleassistenza, definendola «un atto professionale di relazione di cura a distanza, supportato dalla tecnologia e basato sull’interazione tra il professionista, la persona assistita e il caregiver, in un rapporto di reciproca collaborazione».

Concludendo il suo intervento, Bufalo ha ribadito l’impegno dell’Ordine: «L’Ordine delle Professioni Infermieristiche è pronto a collaborare con le istituzioni, le associazioni di rappresentanza dei cittadini, le altre professioni e tutti i soggetti interessati, al fine di individuare soluzioni condivise che migliorino i servizi offerti alle persone e promuovano il diritto alla salute per tutta la collettività».

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