A tutela dell'immagine dei professionisti della sanità che rappresenta, l'Ordine delle professioni infermieristiche di Torino ha deciso di denunciare la dottoressa Barbara Balanzoni a seguito delle note e ripetute invettive con cui denigra la categoria degli infermieri. Da tempo infatti il medico in questione "sfoga" sui social il suo delirio con insulti di ogni tipo per cui mesi fa è già stata attivata dalla Federazione una denuncia il cui iter è in corso.

«Ci avvarremo dei nostri legali per procedere ad azioni che riteniamo assolutamente necessarie - dice il presidente Massimiliamo Sciretti - L’OPI di Torino ringrazia e vuole dare voce a tutte le migliaia di colleghi stanchi, avviliti, vittime di contagio ma prima ancora capaci e competenti».

Un'azione legale che ha l'obiettivo di tutelare l'immagine dalle gravi e reiterate uscite diffamatorie espresse sui social dalla Balanzoni, medico anestesista iscritta all’Albo Provinciale di Venezia. Una guerra quotidiana - di cui davvero non si comprende il motivo - che porta avanti contro gli infermieri con post su Facebook nei quali invoca il carcere, l'intervento dei Nas, della Procura della Repubblica. Nell'ultima invettiva paragona perfino la professione infermieristica alla mafia.

«Siamo i primi - aggiunge Sciretti - che riconosciamo le competenze di professionisti della salute che al nostro fianco, soprattutto in un momento come questo, stanno dando esempio di abnegazione. Il consiglio direttivo di questo Ordine, insieme alla comunità che ha l’onore di rappresentare, è duramente impegnato sul campo e, senza nulla togliere alla Balanzoni, ha certamente situazioni più importanti sulle quali convogliare energie, competenze e risorse. Esprimiamo però nei confronti di chi ci denigra tutto il nostro disappunto perchè offendere l’infermiere e l’infermieristica significa offendere l’orgoglio di un intero Paese».

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