Il giorno 23 marzo si è svolto presso l’OPI di Torino il primo incontro di riflessione sul tema dell’autonomia prescrittiva per i presidi e per gli ausili necessari all’assistenza infermieristica. All’incontro erano stati invitati i rappresentanti delle direzioni infermieristiche e i coordinatori dei servizi delle Cure Domiciliari che operano nella Città e nella Provincia di Torino.

“Abbiamo registrato la partecipazione di un significativo numero di professionisti provenienti da TUTTE le ASL della Provincia di nostra competenza per un tema di primaria rilevanza sia in termini di riconoscimento della professionalità dell’infermiere sia in termini di efficacia ed efficienza delle cure prestate ai nostri assistiti.

Questa prima iniziativa, fortemente voluta dal Consiglio Direttivo e dalle Commissioni d’Albo, è segno dei tempi che cambiano: l’Ordine, come previsto dalla legge che l’ha istituito, intende promuovere ed assicurare l’indipendenza, l’autonomia e la responsabilità dei professionisti e dell’esercizio professionale, sempre in una logica inclusiva e di rete come presupposto fondamentale per muovere la politica professionale” così il Presidente OPI Ivan Bufalo.

Gianni Serafino Sanfilippo e Marco Ariotti, componenti rispettivamente del Consiglio Direttivo e della Commissione d’Albo degli Infermieri, sono i colleghi individuati per il coordinamento dei lavori.

“Si tratta di un primo passo verso la costruzione di un progetto ancora più grande: l’attivazione di una commissione di lavoro permanente sui temi della territorialità per l’analisi e la definizione di posizionamenti su tutto quanto concerne l’assistenza infermieristica agita al di fuori degli ospedali” sostiene il Consigliere Sanfilippo, che poi continua “Pensiamo alle Case di Comunità, alle Centrali Operative Territoriali, agli Infermieri di Famiglia e Comunità, alle Cure Domiciliari, agli Ospedali di Comunità, alla Rete delle Cure Palliative, ai Servizi per la Salute dei minori, delle donne, delle coppie e delle famiglie, alla Telemedicina e ad altre fattispecie ancora. Tutti aspetti che vanno attenzionati con grande sensibilità”.

Conclude il Commissario Ariotti: “Da questo primo incontro sono emersi i punti di forza ma anche le contraddizioni che caratterizzano le organizzazioni delle Cure Domiciliari e i rapporti con le altre professionalità. Pur con alcune difficoltà, la sensazione è che gli infermieri siano generalmente nella condizione di garantire una buona risposta assistenziale al cittadino e solo per taluni contesti sarà necessario intervenire per ribadire quali livelli di autonomia e responsabilità devono essere riconosciuti agli infermieri.

Ora l’intento è quello di fare rete e promuovere il gioco di squadra tra i professionisti al fine fare analisi atte a definire quali, secondo la professione, debbano essere gli interventi di miglioramento e di omogeneizzazione dei modelli.

Lo step immediatamente successivo sarà quello del coinvolgimento di tutti gli altri Ordini del Piemonte, perché solo in una logica di scala regionale sarà possibile avviare una interlocuzione politica con le istituzioni sanitarie realmente efficace”.                      

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