In occasione della scorsa Giornata Mondiale della Gentilezza, il Presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Torino, Ivan Bufalo ha enfatizzato l'importanza di «ispirare le nuove generazioni ad intraprendere i corsi di laurea in infermieristica per recuperare il senso etico nel prendersi cura degli altri
Un appello lanciato venerdì sera durante un dibattito sulla Sanità che si è tenuto nella Sala Consigliare del Comune di Grugliasco.
 
Nella serata di venerdì, il dibattito ha visto la partecipazione di eminenti relatori: il Direttore Sanitario dell’Ospedale Molinette di Torino dott. Antonio Scarmozzino, il Direttore Sanitario di Promea del Gruppo Affidea dott. Vincenzo Arena, il Neurologo responsabile della Stoke Unit delle Molinette prof. Paolo Cerrato. A completare gli interventi il Vicepresidente del Consiglio Regionale Daniele Valle, il Sindaco di Grugliasco Emanuele Gaito e i colleghi Pietro Tuttolomondo e Gianni Sanfilippo, Consiglieri Comunali, rispettivamente di Torino e di Grugliasco. Moderatrice del dibattito la dietista Marina Spanu.
Bufalo ha sottolineato che definire gli operatori sanitari eroi solo durante la pandemia è "ingeneroso." Gli infermieri, i medici, gli OSS e tutti gli altri operatori dedicano quotidianamente «uno sforzo immane che tiene in piedi il Sistema Sanitario
Bufalo ha evidenziato che, nonostante i dati ufficiali siano chiari sulla carenza di circa «4200 infermieri solo nel 2021 in Piemonte, riferendosi alla sola Sanità Pubblica» è fondamentale «rivedere i modelli in uso
La proposta del Presidente dell’OPI Torino e del Coordinamento Piemontese è di «potenziare la sanità territoriale per deospedalizzare la cura e di riorganizzare il lavoro negli ospedali, riconducendo ogni figura professionale alla propria natura.»
Il Presidente ha concluso il suo intervento affermando che «Non serve continuare a mantenere le condizioni che inducono i nostri infermieri super preparati a fuggire all’estero in cerca di trattamenti migliori per poi tentare di compensare favorendo l’ingresso in Italia di infermieri provenienti da altri paesi, in deroga alle regole nate per garantire adeguati livelli di sicurezza e qualità»
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