Sostenere la salute dell’individuo al di là di ogni credo, genere o preferenza personale. È questa l’ottica con cui l’Opi Torino, ha concesso il patrocinio al Pride 2023. «Con questa scelta abbiamo voluto sottolineare il ruolo essenziale della nostra professione: prenderci cura - ha motivato il presidente dell’Opi Torino Ivan Bufalo al termine della manifesta di sabato -  Nel rispetto dell’articolo 3 del nostro codice deontologico la nostra professione si fa carico della salute della persona senza alcuna distinzione sociale, di genere, di orientamento della sessualità, etnica, religiosa e culturale
L’ordine ha partecipato alla manifestazione con diversi stand per dare un supporto logistico a tutti i partecipanti. 
 
 
«Quando gli organizzatori ci hanno proposto di patrocinare l’evento ci è sembra una buona occasione per rimarcare i principi cardine della nostra professione ed essere di supporto a realtà come Croce Rossa e Protezione Civile - ha continuato Bufalo - Il Pride registra sempre un gran numero di partecipanti, si stima che quest’anno siano stati circa 150 mila e come in tutti i grandi eventi la presenza degli infermieri è essenziale. Ringrazio i componenti del Consiglio Direttivo e delle Commissioni di Albo e tutti i colleghi che hanno scelto di esserci dando anche sostegno alla causa, rimarcando che l’infermiere si astiene sempre da ogni forma di discriminazione e colpevolizzazione nei confronti di chiunque incontra nel suo operare».
 
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