«Senza infermieri non esiste alcun Piano Socio Sanitario da attuare. Senza infermieri non c’è salute» ha dichiarato Ivan Bufalo, presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Torino e del Coordinamento Regionale OPI Piemonte, in occasione dell’avvio delle consultazioni per la definizione del Piano Socio Sanitario 2025–2030 della Regione Piemonte. A sostegno del confronto, sarà presto depositato in Regione un documento ufficiale che delinea con chiarezza la posizione della professione infermieristica e avanza proposte concrete per affrontare una crisi definita “non più contingente, ma strutturale”.
Si informano gli iscritti che nella giornata del 10 giugno gli uffici chiuderanno alle ore 14:30 per corso di formazione interno.
«Non basta cercare nuovi infermieri: bisogna mettere in condizione quelli che ci sono di fare il proprio lavoro». Ivan Bufalo, presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Torino e del Coordinamento Regionale OPI Piemonte, interviene nel dibattito sull’emergenza personale rilanciato dalla Regione Piemonte e dalle scelte dell’assessore alla Sanità, Federico Riboldi. Lo fa durante il convegno SIDMI, di sabato, dove affronta senza retorica le reali condizioni della professione.
«Senza una riorganizzazione profonda dell'assistenza territoriale, la sanità pubblica non sarà in grado di reggere le sfide dei prossimi anni.»
È il monito dell'Ordine delle Professioni Infermieristiche di Torino, lanciato in occasione della quarta edizione dell’Open Meeting Grandi Ospedali 2025 (OMGO). Ivan Bufalo, Presidente dell'Ordine delle Professioni Infermieristiche di Torino ha sottolineato con chiarezza la priorità: impiegare in modo appropriato gli Infermieri di Famiglia e di Comunità (IFeC), figura centrale per garantire un’assistenza capillare, prevenire la cronicizzazione delle patologie e ridurre l’afflusso improprio negli ospedali.